Parrocchia di San Vincenzo e Santa Maria Nuova
Nel 1041 il Re Enrico III firmava un diploma nel quale venivano elencati i possedimenti di Pietro II, Vescovo di Asti, e tra queste venne nominata la pieve di San Vincenzo di Marcellengo che venne poi trasferita all’interno delle mura, dopo la fondazione di San Damiano, mantenendo lo stesso titolo e aggiungendo quello di Santa Maria Nuova. Fu Consacrata nel 1571.
La chiesa disponeva solo di due navate e un campanile costruito dopo l’assedio del 1617 non molto alto. Era situato sul luogo dove oggi sorge la cappella dedicata a Sant’Anna. Alle spalle dell’odierna cappella invernale, era possibile trovare il cimitero della parrocchia, uno spazio molto ristretto, dove i cadaveri dei parrocchiani venivano posizionati senza distinzione, senza lapide o generalità.
All’inizio del 1836 l’arciprete Don Pietro Girolamo Sardi, propose l’abbattimento dell’attuale campanile e la costruzione del nuovo, sul sito del vecchio cimitero, da tempo inutilizzato.
Il nuovo campanile presente ancor oggi, è una torre quadrata in mattoni rossi ben visibili che si eleva su una base a tre piani, dove vennero poste 5 campane.
La pianta della chiesa si divide ora in tre navate molto spaziose non del tutto regolari con volte a crociera.
La facciata ospita tre porte, quella maggiore è situata al centro. All’interno della chiesa troviamo nove cappelle la maggior parte ricche di marmo e di opere di rinomati pittori, alcuni sandamianesi.
A sinistra della navata maggiore partendo dall’entrata troviamo la cappella dedicata a San Michele Arcangelo ed al Beato Sebastiano Valfrè dove è possibile ammirare un grande quadro rappresentante il Beato Sebastiano Valfrè in Gloria, opera di Giuseppe Monticone, pittore sandamianese.
A seguire la cappella del Rosario con un ancòna comprendente la statua della Madonna e il Bambino, di marmo bianco di Carrara, ai lati è possibile osservare due nicchie con le due statue di Santa Rosa a destra e San Giacinto a sinistra. La terza cappella è quella di Sant’Anna il cui altare presente all’interno veniva utilizzato nei secoli passati come altare maggiore della chiesa stessa e sopra di esso troviamo la statua di Sant’Anna, a destra della cappella si può ammirare una grande tela rappresentante la Battaglia navale di Lepanto, avvenuta il 7 ottobre 1571,nella parte superiore della tela, tra nuvole e angeli viene rappresentato Gesù con a sinistra la Madonna e a destra San Domenico, separa la scena della battaglia una striscia di cielo azzurro, fu un opera del pittore Petrus Laveglia. Sul lato sinistro della stessa cappella, si può ammirare un’altra grande tela di autore non identificato, rappresentante un combattimento contro gli infedeli, con l’immagine della Madonna sui vessilli.
L’ultima cappella situata sempre a sinistra è dedicata all’Angelo Custode costruita nel 1660 dove sopra l’altare è possibile ammirare una tela raffigurante un Angelo che indica il cielo ad un bambino.
A destra dello stesso altare troviamo un busto rappresentante il fondatore della cappella, Giovanni Antonio Migliasso. Il coro della chiesa presenta al centro, il dipinto di San Vincenzo e due dipinti laterali, rappresentanti a sinistra Gesù che cammina sulle acque e a destra la buona Samaritana. Alla destra dell’altare maggiore vi è la cappella dedicata a San Francesco che ospita una grande tela ovale raffigurante in alto la Madonna e in basso San Francesco d’Assisi e San Francesco Zaverio; qui è possibile trovare il Battistero.
Andando verso la navata di destra entriamo nella Cappella dell”Ecce Homo”appartenete già ai Conti di San Damiano costruita nel 1689. Segue la cappella dedidata a San Giovanni Battista e poi a San Giuseppe con l’antico quadro dedicato a San Giovanni Battista, all’interno della cappella è possibile trovare l’antico pulpito della chiesa, la penultima cappella è quella dell’Assunta che ospita un altare in marmo, e il quadro raffigurante la Madonna della Cintura, assunta sulle nubi fra una gloria di Angeli che la circonda.
L’ultima cappella venne eretta nel 1620 e qui si ammira un quadro che rappresenta la Deposizione di Cristo dalla Croce.
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